Per sette mesi sono state seguite 571 persone prese in carico ambulatorialmente per un episodio depressivo maggiore. Sono stati considerati obesi coloro che avevano un indice di massa corporea superiore a 30. La presenza di obesità in questi pazienti potrebbe essere correlata ai disturbi bipolari.
Tra pazienti obesi e non obesi non sono state riscontrate differenze significative rispetto a età o sesso, mentre i pazienti obesi hanno meno anni di studio e sono più frequentemente sposati ma soprattutto appartengono più spesso al gruppo dei bipolari.
Conclude Giulio Perugi: "I dati della nostra ricerca sono in linea con l’ipotesi secondo cui in molti casi l’obesità potrebbe essere il risultato di comportamenti di abuso, una vera e propria forma di ‘addiction’. Uno screening sistematico per il rilievo di sintomi ipomaniacali (anche attenuati) e di comportamenti di abuso verso il cibo, specialmente in alcune fasi come l’adolescenza, potrebbe avere un effetto preventivo sull’insorgenza di alcune forme di obesità al pari di quanto si verifica per lo sviluppo di alcune forme tossicodipendenza."