Quando un membro della famiglia sta male possono esserci ripercussioni anche sugli altri componenti. Il malessere del singolo può essere espressione del malessere familiare e in questi casi un percorso individuale può non bastare: si richiede un cambiamento del sistema, una modifica degli schemi relazionali.
Prendere in carico la famiglia permette al terapeuta di vedere "dal vivo" le modalità comunicative adottate, i meccanismi che producono sofferenza, le alleanze e i contrasti.
Intraprendere un percorso familiare non significa creare una differenza tra "sani" e "malati", ma lavorare per comprendere cosa quel sintomo esprime in quella famiglia, trovando nessi di connessione e non colpe.
Alcuni esempi in cui può essere utile un presa in carico della famiglia:
Prendere in carico la famiglia permette al terapeuta di vedere "dal vivo" le modalità comunicative adottate, i meccanismi che producono sofferenza, le alleanze e i contrasti.
Intraprendere un percorso familiare non significa creare una differenza tra "sani" e "malati", ma lavorare per comprendere cosa quel sintomo esprime in quella famiglia, trovando nessi di connessione e non colpe.
Alcuni esempi in cui può essere utile un presa in carico della famiglia:
- malessere di un figlio, bambino o adolescente (difficoltà scolastiche, disturbi del comportamento alimentare,...)
- sofferenza dovuta a un evento stressante che ha coinvolto la famiglia;
- difficoltà genitoriali connesse all'educazione dei figli;
- separazioni conflittuali.