Titolo: Volevo essere una farfalla. Come l'anoressia mi ha insegnato a vivere
Editore: Mondadori Strade Blu
In questo libro autobiografico racconta la sua storia di anoressica, sfidando anche la diffidenza di chi la circonda e teme che così facendo darà la sua sofferenza "privata" in pasto al grande pubblico, con ripercussioni sulla sua vita sociale.
Marzano ripercorre la storia della sua vita, attraverso infanzia, adolescenza ed età adulta vissute ricercando amore e aiuto.
Il rapporto con i genitori è segnato da un senso di abbandono da parte della madre e dal desiderio di ottemperare alle altissime aspettative paterne. Michela deve essere sempre la più brava, preparata e brillante: miete successi a scuola prima e in ambito accademico poi.
Con il sintomo dell'anoressia riesce a esercitare il controllo su quella fame che la divora ( viene infatti sfatato il mito dell'anoressica inappetente), una fame di cibo e di amore. Il cibo viene conteggiato caloria per caloria, e l'amore ricercato spasmodicamente negli uomini che incontra nella sua vita.
L'autrice vuole essere leggera, proprio come una farfalla; la ricerca di questa perfezione le appesantisce l'esistenza ogni giorno di più.
Dopo un percorso terapeutico durato anni, e un profondo lavoro su se stessa, riesce a smettere di condannarsi. Nel momento stesso in cui inizia a d accettarsi per ciò che è, nei suoi difetti ed imperfezioni, trova finalmente la leggerezza.
Un libro consigliato senz'altro a chi vuole approfondire il discorso sull'anoressia, ma anche a chi si interessa di filosofia e dei legami mente-corpo.