La ricerca è stata condotta da un gruppo di ricerca della Yale University School of Medicine utilizzando la tecnica di tracciamento oculare nel monitoraggio dei comportamenti visivi di bambini di sei mesi cui venivano mostrati dei video con facce parlanti, sorridenti o neutre.
Dalla nascita, i neonati mostrano una preferenza per sguardi, volti e voci altrui. Invece i bambini che sarebbero stati poi diagnosticati come autistici a tre anni non solo guardavano di meno le facce, ma non davano attenzione a punti ritenuti cruciali come la bocca o gli occhi del parlante. Hanno inoltre difficoltà a fare attenzione alle informazioni socialmente rilevanti.