Questo è quanto emerso da uno studio condotto da un gruppo di ricerca della University of South Australia ad Adelaide, pubblicato sulla rivista Social Neuroscience. Durante l'esperimento 20 studenti hanno prima guardato delle persone che sorridevano, poi la classica emoticon dello smile, e infine delle sequenze di segni senza significato. Osservando la loro attività neurale nelle tre situazioni è emerso che il cervello reagisce nello stesso modo di fronte a smile e sorrisi reali, mentre non risponde a sequenze casuali di segni.
Il cervello umano si sarebbe così evoluto e modificato, imparando che lo smile- fenomeno culturale in espansione dagli anni '80 in poi- equivale a un sorriso.
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