La ricerca ha coinvolto un gruppo di lavoratori pubblici danesi, dopo una fusione che aveva comportato una riorganizzazione aziendale. Dall'osservazione è emerso la rilevanza psicologica delle pause caffè come momenti di condivisione, scambio di opinioni lavorative e sostegno nelle difficoltà lavorative o personali. Il risultato è una diminuzione dello stress, che in questo caso riguardava anche la fusione aziendale.
Come spiega l'autrice: "Le pause caffè non devono essere considerate uno 'spreco' di produttività (...) .Devono essere trattate come abitudini comunitarie che consentono lo sviluppo di gruppi di sostegno.". Nonostante la difficoltà degli "esterni" a introdursi in gruppi già formati, " (...) i coffee break hanno un importante valore sociale, e potenzialmente economico, per le organizzazioni."