Psicologia, Psicoterapia e Counseling 
a Torino (zona Crocetta)
Tel. 3454551671 -  3457001550
  • Home
  • Chi siamo
    • Caterina Laria
    • Gabriella Starnotti
  • Attività
    • Psicoterapia >
      • Individuo
      • Coppia
      • Famiglia
    • Psicologia dello sport
    • EMDR
    • Consulenza alle famiglie per la valutazione e il potenziamento delle risorse nei bambini disabili
    • AutoDifesa Anziani
    • RilassaMente
  • Percorsi e pacchetti
    • Accompagnamento alla gravidanza e alla nascita
    • Ansia da esame
    • Comunicazione assertiva
    • Intelligenza emotiva
    • Psicologia dello sport
  • Contatti
    • Cookie Policy
  • Blog
  • Link
    • Codice Deontologico degli Psicologi italiani
  • Newsletter

Depressione post-partum: parlarne, comprenderla, affrontarla

4/6/2013

0 Comments

 
Immagine
Di depressione post-partum si parla relativamente poco, tranne quando giunge sulle prime pagina della cronaca per qualche tragedia familiare o nella rubrica degli spettacoli per le dichiarazioni di qualche attrice famosa.

La nascita di un figlio porta con sé sentimenti contrastanti: da un lato la gioia per una nuova vita, dall’altro il disorientamento per il corpo che in pochi mesi cambia più volte e per lo stravolgimento dei ritmi e delle abitudini di vita che comunque l’arrivo di un bambino comporta. Questa tempesta di emozioni, legata anche ai cambiamenti ormonali tipici di questa fase, porta la mamma ad avvertire sensazioni di malessere che facilmente sfociano in crisi di pianto senza motivi apparenti, cambiamenti di tono emotivo e sbalzi di umore. La situazione generalmente si ristabilisce in poche settimane, ma fondamentale è l’appoggio e l’ascolto su cui la il partner, ma anche la rete di relazioni di cui è parte possono fare la differenza, aiutandola a non sentirsi sola.

Si parla di maternity blues ( "tristezza post-partum") per definire una sindrome benigna transitoria che si manifesta nelle prime 48h dopo il parto, e che si risolve spontaneamente nell'arco di una settimana. Colpisce circa il 70% delle donne,e di queste un 20% può sviluppare una depressione maggiore entro un anno dal parto, perciò è importante identificarla e monitorarla.
Si manifesta generalmente con:
  • sentimenti di inadeguatezza a svolgere il ruolo di madre;
  • labilità emotiva, disforia premestruale, ansia;
  • insonnia e calo ponderale.


Immagine

La depressione post-partum esordisce generalmente dopo 3-4 settimane dal parto e la sintomatologia aumenta con manifestazioni cliniche verso il 4-5 mese. In media, colpisce il 20% delle donne entro un anno dal parto.


Le cause  sono molteplici e coinvolgono fattori:
  • ormonali;
  • fisici (stanchezza,...);
  • psicologici (scarsa autostima...); 
  • sociali (giovane età, inesperienza, scarso sostegno,...);
  • cognitivi (aspettative irrealistiche sull'essere madre, sul bambino,...).

I sintomi possono essere di tipo:

  • depressivo: labilità emotiva, deflessione dell'umore, sentimenti di inadeguatezza, sentimenti di colpa, irritatibilità;
  • ansioso: ansia, stati di allarme, ansia fisica;
  • neurovegetativo:alterazioni del sonno,alterazioni dell'appetito,perdita di interesse in ciò che si fa;
  • relazionale madre-bambino: avvertire il bambino come "un peso",non riuscire a provare emozioni nei suoi riguardi, avere avversione, non voler restare con lui,sentirsi incapace, mancanza di concentrazione nei compiti di accudimento.

Prevenire e intervenire

Vi ricordiamo che parleremo di depressione post-partum il 17 giugno nel prossimo incontro di Io mamma
Immagine
È importante ricordare che una depressione post-partum non curata tende a cronicizzare, diminuendo nella madre le capacità di accudimento corretto e impedendo lo sviluppo di una relazione armonica con il nascituro. 
In un'ottica preventiva, aldilà delle cause fisiologiche che possono predisporre la donna , è possibile adottare delle strategie utili sul piano psicologico.
Ad esempio, per la neomamma può essere utile:
  • limitare i visitatori nei giorni del rientro a casa dopo il parto;
  • dormire nelle stesse ore in cui dorme il neonato;
  • seguire una dieta equilibrata che eviti eccessi e l'assunzione di bevande eccitanti;
  • sentirsi legittimate a chiedere aiuto;
  • rafforzare il legame con partner e figure di sostegno;
  • mantenere un atteggiamento realistico su di sè, sul bambino e sul contesto.



Partner e familiari possono dimostrare il loro sostegno alleviando gli impegni della neomamma per es. aiutando nei lavori domestici e in generale offrendo ascolto e supporto, senza sfociare nell'invadenza.


Quando i sintomi diventano allarmanti, persistono da più di due settimane, si manifestano più volte nell'arco della giornata e si ha la sensazione di poter fare del male a se stesse o al bambino, è importante rivolgersi a uno specialista.

A seconda del tipo e della gravità dei sintomi, le cure possono consistere:
  • in una psicoterapia;
  • nella partecipazione a gruppi terapeutici di donne che stanno vivendo la stessa sintomatologia;
  • nella prescrizione di farmaci ansiolitici e antidepressivi (sotto stretto controllo medico)

[Dati Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna]
0 Comments

    RSS Feed

    Mente & Ben-Essere

    Il blog del nostro studio

    Articoli, iniziative, recensioni, notizie e curiosità dal mondo della Psicologia & co.

    Iscriviti alla nostra newsletter
    Paperblog
    Aggregatore notizie RSS
    Miglior Blog
    Web Directory Gratuita

    Archives

    June 2015
    April 2015
    March 2015
    February 2015
    January 2015
    December 2014
    November 2014
    October 2014
    September 2014
    April 2014
    March 2014
    February 2014
    January 2014
    December 2013
    November 2013
    October 2013
    September 2013
    July 2013
    June 2013
    May 2013
    April 2013
    March 2013
    February 2013
    January 2013
    December 2012
    November 2012
    March 2012

    Categories

    All
    Accumulo
    Adolescenti
    Aforismi
    Animali
    Anoressia
    Ansia
    Anziani
    Autismo
    Autodifesa
    Bambini
    Bed
    Benessere
    Binge Eating Disorder
    Bulimia
    Bullismo
    Comportamento Antisociale
    Coppia
    Corsi
    Criminologia
    Dca
    Depressione
    Dipendenze
    Disturbi Del Comportamento Alimentare
    Disturbo Ossessivo-compulsivo
    Divorzio
    Doc
    Donne
    Emdr
    Emozioni
    Famiglia
    Genitori
    Genitorialità
    Giorno Della Memoria
    Gruppi
    Handicap
    Hoarders
    Hoarding
    Il Libro Sul Comodino
    Iniziative
    Insonnia
    Libro
    Logopedia
    Lutto
    Maternità
    #maturisenzansia
    Memoria
    Mip
    Musicoterapia
    New Addictions
    Nocebo
    Obesità
    Olocausto
    Over 60
    Pnei
    Post Partum
    Post-partum
    Primo Colloquio Gratuito
    Psicologia
    Psicologia Del Lavoro
    Psicologia Dello Sport
    Psiconews
    Ptsd
    Recensione
    Ricerca
    Rilassamento
    Separazione
    Sepolti In Casa
    Serial Killer
    Smettere Di Fumare
    Sonno
    Stress
    Terapia Di Coppia
    Training Autogeno
    Trauma
    Uta Frith
    Valutazione Stress Lavoro Correlato
    Vergogna
    Viktor Frankl

Powered by Create your own unique website with customizable templates.
Photos used under Creative Commons from JasonCorey, Lucia Whittaker, romanboed, -mrsraggle-, Vasnic64, mynameisharsha, André Hofmeister, TheMM, Beshef, profahrrad, KnockOut_Photographs, Mike Knapek, Alice Barigelli, benjaminasmith, jeff_golden, SimplyAbbey, Viajar24h.com, DaGoaty, Ryan S B, Horia Varlan, Rina Pitucci (Tilling 67), Megyarsh, ilamont.com, serzhile, ViPier, FBellon, Chesi - Fotos CC, stuartpilbrow, Xjs-Khaos, stevendepolo, On Edge PR, visualpanic, lakecurrents, joncandy, -stamina-, Ktoine, Nina Matthews Photography, Paleontour, Irving Abdiel, uitdragerij, PolandMFA, final gather, James Jordan, schnappischnap, ºNit Soto, Poetprince, kooklanekookla, stevendepolo, this lyre lark, david.dames, dan taylor, khalid Albaih, Javier Aroche, Sander van der Wel, jepoirrier, NazarethCollege, kafka4prez, PhoTones_TAKUMA, KnockOut_Photographs, George Vnoucek, Sarah G..., enjosmith, (matt), twm1340